480 LIB. IV, CAP. XXII. disordini ed a guarentire in seguito la sicurezza della primaria dignità dello slato, la quale in sé conteneva tulta la sovranità popolare. Non si pensò allora dunque alla elezione del doge successore del trucidalo Vitale Micheli II ; si pensò a formare decreti di polizia interna, per i quali fosse tolto ai dogi la facilità di abusarsi della loro autorità, e cosi la repubblica sempre più s’ incamminava verso il suo passaggio dalla democrazia all’ aristocrazia. Fu stabilito allora un corpo di 450 nobili, secondo alcuni ; di 470, o di 480, secondo altri : ed a questi fu conferita la suprema distributiva e deliberativa potestà dello stato. La più comune opinione è, che fossero in numero di quallrocenlottanta. Siccome non sono scritte le leggi costituzionali di Venezia, cosi non è facile il sapere veramente con quali forme siano stati eletti la prima volta i quattrocentottanta, che componevano il maggior consiglio. Tuttavolta il Muazzo (I), con assai buon fondamento è d’avviso, che i consiglieri del doge, insieme con altri dei primarii cittadini, abbiano scelto due elettori per sestiere, e che da questi dodici elettori siano stati poi scelti i membri del maggior consiglio. Prima di passar oltre, piacemi di notare col Tentori (2) « che » non mancano storici c cronisti in buon numero, i (piali preten- • dono, e non senza fondamento, che sino dall’ istituzione del do-» gado esistesse questo Consiglio maggiore, assai diverso nel nu-» mero e nelle ispezioni dal consesso tribunizio e dalla nobile » popolare conciono. Si fondano questi nell’ osservazione oppor-» luna, che gli antichi diplomi ducali si veggono sempre sotto-» scritti da copioso numero di nobili, la sottoscrizione dei quali, » inutile, inefficace e non necessaria dovrebbesi riputare, se quei • nobili avessero sottoscritto di mero privato arbitrio e non in qua-» lità di membri attuali del governo. In una ducale del doge Tri-» buno Memo, fatta nell’ anno 982, si veggono sottoscritti 136 (i) Mss. della Marciana, Class. VII, Cod. mini. DCXCVIl. (¿) Slor. Veu., eap. Vi. mini. IV.