184 XIV. Apertura del magnifico teatro della Fenice (*). Chi nel teatro non mira se non la fonte cV un frivol diletto, un’ occasione com’ altra di un vano se non pericoloso diporto, o ragionando dei presenti dagli errori delle età trascorse, il tiene in non so qual santo dispregio; questi non comprenderà sì di leggieri come di così lieve cagione qual è agli occhi suoi un teatrale spettacolo, sorga tanta faccenda, che già ne suoni lungo tempo innanzi la fama, si disponga con tante cure, sia soggetto di tanti discorsi, scopo di sì gran desiderii, e la gente se ne allegri quasi di patrio avvenimento. Ma chi per lo contrario considera di quanti varii elementi quel diletto componesi ; quante arti, quanti ingegni ad esso son necessarii ; come per quello abbia luce e vita la musica, la poesia, la poesia che dagli antichi onori scaduta appena ha un ultimo asilo ancor sulla scena, e la pittura e la danza, .e tutte le altre sorelle (*) Gazzetta del 27 dicembre 1837.