436 LIBRO IV, CAPO VIII. Al qual proposito non sarà inopportuna un’altra osservazione; ed è, che ognuno dei comparti, su cui vedonsi effigiati o santi o profeti od arcangeli od altro, ha la sua breve leggenda ; ma l’hanno alcuni in latino, altri in greco : dal che Io Zanotto argomenta essere lavoro bizantino quelle immagini, che 1’ hanno in greco, ed essere opera di orefici veneziani quelle altre, che 1’ hanno in latino. Ed aggiunge : « Dall’ esame scrupoloso, che vi abbiain praticato, » risulta esser diverso in qualche modo il lavoro fra quelle tavole » e queste. Imperocché nelle portanti greca iscrizione scorgesi la » mano di uno, che i modi conosce dell’ arte per lungo uso ; quan-» do nell’ altre recanti iscrizione latina si vede un artista che tenta » d’imitare il lavoro di un altro ; a cui se arrogi avere le prime » più greca impronta nello stil del disegno e le seconde un indizio » di migliorata maniera, si avrà nuovo argomento a convincersi » essere state quelle a Costantinopoli, queste a Venezia eseguite. * Anzi crediamo assegnar precisamente all’ epoca dello Ziani il la-» voro di queste tavole qui compiute, mentre provato essendo avere lo » Ziani ampliala la tavola con le spoglie d’Orienle, vuole ragione si » creda, che nel compiere questo lavoro non tutte si avessero le ta-» vole occorrenti per mandare ad effetto l’immaginato rislauro, e » quindi si abbiano qui costruite tulle quelle che a lai uopo man-» cavano, forse anche con lo aiuto dei greci artisti, che in quel » tempo certamente non eravi inopia in Venezia. » E un altro argomento inoltre a prova dell’ origine della pala nei tempi del Faliero e non dell' Orseolo, si può dedurre anche dall’ immagine dell’ imperatrice Irene Comnena, moglie dell’ imperatore Alessio, la quale vedesi nel comparto corrispondente a quello, ov’ è 1’ effige di Ordelafo, dall’ altro lato del centrale, che offre 1’ effige della Vergine. La Comnena è indicala con iscrizione greca : Irene Venerabilissima Avgvsta. Dalla cui immagine, collocata in questa tavola, è facile il confermare 1’ epoca del lavoro ai tempi del Faliero, contemporaneo a quella ed all’ augusto marito suo Alessio ; e vi fu collocata fors’ anche, « perchè ancora, dice