anno 864. 193 narrano gli storici nostri. 11 Daru segue 1’ ordine del suo maestro ; ma, compendiandone lo stravolto racconto, omise affatto la circostanza dei tre personaggi eletti a quella giudicatura ; circostanza rilevantissima per 1’ osservazione, che io feci poco dianzi, sull’ origine del famoso tribunale degl’ Inquisitori di stato. Dei quali triumviri, compiuto che fu il processo e pronunziatane la sentenza, cessò il tribunale ; e fu allora pensiero del doge Orso di rimunerare la fedeltà delle guardie e dei servi del palazzo, che avevano difeso con tanto zelo l’onore della ducale dignità. Furono loro donate le due isole di Fine e di Poveglia, cui andarono ad abitare ; metà nell’ una e metà nell’ altra ; le quali per le guerre di Pipino erano rimaste deserte, nè per anco vi si era alcuno trasferito a rifabbricarne le case ed a rinnovarne la popolazione. Di Fine, per verità, non esiste più oggidì veruna traccia ; ma dalle carte antiche e dalle cronache si può dedurre con molta probabilità, che quest’ isola esistesse dalle parti di Gesolo e di Eraclea, perche nelle varie enumerazioni delle comuni e delle popolazioni componenti la veneziana consociazione, la si trova annoverala per lo più insieme con quelle (1). Di Poveglia non occorre che parli, perchè abbastanza anche oggidì è conosciuta ; tuttoché disabitata e ridotta alla condizione di lazzaretto per le quarantene dei naviganti. Di queste isole furono concessi a loro i diritti su tutte le terre arative, sulle valli, sulle pesche, sui pascoli, sulle caccie e sulle paludi ; nè altra obbligazione fu loro imposta fuorché la contribuzione di alcuni canoni a vantaggio del ducale palazzo, e la dipendenza da un gastaldo del doge. Ci fanno sapere alcune cronache antiche, che questi nuovi coloni furono obbligati, oltreché al giuramento di fedeltà al doge, ad inviare ogni anno a Rialto sette dei loro anziani, i quali, preceduti dal rispettivo gastaldo, facessero al doge un presente di frutta e di pesce ; e il doge in contraccambio gli ammettesse al bacio di pace. La quale usanza, del tutto (i) Ved. il I-'iliasi, toni. 111. cap. IX, pag. 96 e seg.. nonché molli documenti del «od. Trcvisaneo sino alla metà del secolo XI. VOL. I. 25