anno 495. 45 tante altre prove abbiamo a nostro favore, sarà un argomento inconcludente per l’una parte e per l’altra. A me, piucché la lettera, fanno prova i cataloghi delle magistrature soggette al regno degli ostrogoti ed enumerate, siccome dissi poco dianzi, dal medesimo Cassiodoro ; nei quali cataloghi non vedonsi comprese le isole della nostra Venezia. Altre cose di minore importanza dicono i contradditori, per voler dimostrare soggetti, anche in tempi posteriori a quelli di Teodorico, i nostri antenati. Le raccoglierò tutte in un solo fascio, e con brevi parole le smentirò. Pretendono adunque di dimostrare la repubblica veneta dipendente dall’ impero greco per la dignità c per gli uffizii ottenuti talvolta dai dogi di Venezia presso la corte di Costantinopoli ; per aver usato in qualche diploma la formola : Regnante o retjnantibus il tale o i tali imperatori, domino, o domini» nostri* ; per avere pagato tributi, e per avere firmato patti. E aggiungono un trattalo, tra Carlo magno e 1’ imperatore d’ Oriente, nell’810, in cui dicevasi espressamente, che Venezia continuasse a far parte dell’ impero orientale (1) ; e una proclamazione del doge Giustiniano Partecipazio, nell’ 827, in cui manifesta, il monastero di santo Zaccaria essere stalo fondato per comando ed a spese del-1’ imperatore Leone (2). Al che si risponde, la dignità e gli uffizii della corte bizantina, concessi ai dogi di Venezia, essere stale mere onorificenze, come soglionsi anche oggidì concedere Ira sovrani e sovrani (3) ; la formula di contrassegnare col nome loro gli alti pubblici ed i diplomi, non significare sudditanza ne’ privilegi accordati ; i tributi pagali agl’ imperatori non essere veri tributi, ma solamente gabelle per condurre le mercanzie e farne traffico; i patti non esser altro che contratti tra uguali ed uguali. E quanto alla stipulazione dell’ 810 tra Carlo magno e l’impero d’ Oriente, essa è (0 Darà, tom. VI, pag. jo. sempre il titolo di gran ciambellano delia) Daru. ivi. l’impero germanico, e l1 elettore di Sasso- (3) A cagion d1 esempio, il re di Prus- nia n’era il gran cancelliere, ecc. Nè perciò sia, come elettore di Brandcmburg, aveva erano sudditi «lei!1 impero.