UB. Il, CAP. XXXI. C A P O XXXI. Nuove guerre dei veneziani contro Cornacchia. Il dominio, che i veneziani avevano ottenuto cinquant’ anni addietro sopra Comacchio, sembra che fosse di assai breve durala, perchè non più se ne trovano Iraccie : non presso gli storici nostri, non presso i comacchiesi nè i ravennati. Non sarei lungi dal credere, che il re Ugo, o forse il suo antecessore, entratovi da padrone, ne abbia allontanato il veneziano governatore; e i veneziani o non siansi curali o non siansi trovati in grado di pretenderne soddisfazione. Cerio è, che nel giro degli anni, eh’erano corsi da quel-l’eccidio, Comacchio era stata in grado di risorgere alcun poco, di radunare sussidii, di azzardarsi persino a molestare e a predare le navi dei veneziani mercatanti, e di provocare quindi novella-mente lo sdegno della oltraggiata repubblica. Ci fa sapere il Ferro (1), che questa, non saprei se per politica o per compassione, mandò una legazione a Comacchio, chiedendo la restituzione delle navi e delle merci predate; e che la legazione fu rimandata senza averle nulla accordato. A lale rifiuto sdegnati i veneziani, inviarono colà una flotta possente, il cui capitano aveva ordine o di farsi restituire ciò che coloro avevano tolto, o, non acconsentendovi i comacchiesi, ad assalirne la città con le armi. Fu d'uopo accingersi a quest’ultimo partito, perciocché coloro non vollero condiscendere al primo. Confidavano troppo nella forte difesa, che avevano preparato nel porto, e la credettero tale da poter sostenere vantaggiosamente I impeto dei nostri. E lo sostennero bensì per alcun poco : ma, dopo vigoroso attacco, i veneziani dispersero la difesa, ne uccisero i difensori, ed entrarono vincitori nel porto : da questo approdarono (i) Slor. di Cornaceli., lib. II, cap. 22, pag. 246-