27 h LIBRO II, CAPO XLIV. tavola, ci mostra 1’ anno 1105, in cui fu compiuta, e il nome del doge Ordclafo Falier, per cui ordine era stala lavorata. E poi, il solo senso comune basta a persuaderci, che quel lavoro non poteva essere stalo eseguilo sotto il doge Orseolo I, perchè non può ammettersi in buona logica che prima del termine della magnifica fabbrica, e per conseguenza prima dell’erezione dell’altare massimo, prima di conoscerne la dimensione, si costruisse una tavola di tal fatta, che lo doveva adornare. Quando mai si udì lavorato un ornamento prima eli' esista 1’ oggetto che ne dev’ esser ornato? 11 tempio di san Marco fu compiuto, siccome ho notato poco dianzi, circa l’anno 1071 : dunque a voler anche formare un calcolo ristrettissimo, non potè la pala d’oro essere costruita prima di questo tempo. Né mi persuade l’opinione di chi disse incominciato il lavoro di essa nel 9/6, circa, per ordine del doge Pietro Orseolo I, e condotlo a termine nel 1105 sotto il doge Ordelafo Faliero; perchè troppo lungo sarebbe lo spazio di cento e ventinove anni, che vi avrebbero impiegato gli artefici a lavorarla. Nulla poi dico delle molte, erronee ed assurde ragioni , porlate in campo dal prolisso scrittore Cicognara, nelle sue Fabbriche di Venezia, e dal canonico Bellomo, mediocre maestro di meccanica letteratura, nella dissertazione che su questo argomento diede alla luce : abbastanza ambidue furono confutati dairerudito nostro Francesco Zanotto nei varii suoi scritti, che ne hanno relazione; e, senz’allri argomenti, lo sono più che abbastanza dall’iscrizione sunnominata, la quale a suo tempo darò. Né qui mi trattengo a dirne più a lungo : altrove, siccome ho promesso, mi vi fermerò più detcrminatamente.