anno 970—978. 273 tutlociò nell’anno IV dell’imperatore Ottone 11, nel di 12 ollo-bre della V indizione : le quali'note cronologiche corrispondono all’anno 978. Le parole di questo documento mettono in chiaro altresì la piena comunanza, ch’era vi tra la città di Giustinopoli e la repubblica veneziana ; e sì, che anche quella ne rimanesse compresa ed entrasse a formarne parte. Così la pensarono anche il Lucio ed il Carli (1) : nè altrimente si possono intendere le dichiarazioni, clic in essa carta si fanno, essere stali per Io addietro assistili e protetti i Giuslinopolitani dai nostri, ed obbligarsi perciò quelli all’inviolata osservanza degli stabiliti patt?-c»n questi, anche prescindendo dal-l'imperiale consenso. Tra i tanti e preziosi doni, di cui fu arricchita la nuova basilica di san Marco, pretendesi, che uno regalatole (tal doge Pietro Or-seolo 1, sia la così delta pala d'oro (2), la (¡naie sino al giorno d’oggi sussiste. Ma di questo argomento è tanto difficile, quanto n’è importante, il parlare: per ciò fa duopo assegnarvi un particolare luogo a suo tempo ; allorché mi sia giunta l’olà, in cui veramente se ne può segnare la costruzione : ai giorni, cioè, del doge Ordelafo Fallerò, circa 1' anno 11 Oo. Perchè sebbene la cronaca Sagomimi ricordi, il doge Pietro Orseolo I aver ordinalo a Costantinopoli il lavoro di una lavola da altare, sulla foggia di quelle, che ai suoi tempi si usavano, ricca di oro e di gemine; l’opera per altro non fu allora compiuta, e forse non fu neppure incominciata. E ciò tanto più con franchezza ci è fallo di poler sostenere, sì perchè il corto ducalo dell’ Orseolo, di due anni soltanto, non poteva bastare al compimento di quel grandioso e stupendo lavoro, c sì, anzi perciò molto più, perchè l’iscrizione, incisa nel metallo stesso di quella (1) Lucio, Stor. della IJalm. lib. i, cap iG; Carli, si urial. Ital.. Ioni. IV . (2) Intendesi con questo vocabolo, ch’è del dialetto veneziano, la tavola ossia il quadro dtdPallare, siasi di qualsivoglia materia. VOL. I. La pala d1 oro, che bo nominalo, è una pala tutta lavorala elegantemente in oro ed ornata di preziose gemme con una profusione veramente maraviglinsa. 35