122 IL MONDO DIPLOMATICO finito, se, posto che sono in materia, non mi sem- brasse opportuno di dire qualche parola anche della rappresentanza del Montenegro all’estero. Veramente di diplomatici, nel vero senso della parola, il Montenegro non ne ha che uno solo nella persona del suo incaricato d’affari a Costan- tinopoli, e che è alloggiato, come ho già detto, nella splendida palazzina regalata al Principe dal Sultano; gli altri sono dei consoli. Il più impor- tante è quello di Scutari che rappresenta diplo- maticamente presso il Pascià il piccolo Principato e che è come un posto di osservazione sull’Alba- nia: ve n’ è uno a Trieste, due o tre sono in Italia, il più importante dei quali è quello di Bari che accompagnò qualche settimana fa i gitanti baresi, e qualche altro. Dacché il Montenegro però è diventato di moda in Italia, non si può immaginare la quan- tità di gente che si è sentita presa di un tratto... dalla pnirigine consolare e che ha scritto al mi- nistro degli esteri di Cettigne per le nomine a console in qualche città — e anche — in qualche piccolo paese del regno. Un po’ che continui, il ministero dovrà stabilire una sezione apposta per rispondere a tutti questi postulanti, marchesi di princisbecco, cavalieri e commendatori dì or- dini impossibili, che agognano a mettere sul por- tone della loro casa lo stemma del Montenegro e