328 LIB. Ili, CAP. VII. principessa a Venezia, ci determinano con vieppiù sempre di precisione il tempo delle nozze di lei, cui erroneamente il Muratori segnò nel 999. Le quali note cronologiche sono l’anno millesimo sesto di Cristo, nel mese di gennaro, nell’ indizione IV : dunque il matrimonio era avvenuto nel 1005, e non nel 999. CAPO VII. Pestilenza, che affligge la Venezia. Le prosperità più gioconde avevano fin qui felicitato, per quattordici anni continui, il governo del grande Orseolo, ed avevano colmato di ricchezze e di gloria la nazione, a cui egli presiedeva. Ma tutto ad un tratto vi soltentrò il lutto, lo squallore, la desolazione. Un’orrida peste, portatavi probabilmente da qualche legno, che aveva toccalo le cosle della Soria, infuriò nelle lagune veneziane e vi menò grandissima strage, alla quale tenne dietro la più funesta carestia. Tra le vittime, che furono colle dallo sterminatore contagio, ebbe Venezia a pianger il giovane doge Giovanni, e, in capo a sedici giorni, anche la principessa Maria, e poco dopo altresì il figliuoletto Basilio. Non era per anco un anno, che la città aveva festeggiato l’arrivo di questi sposi; perciò deve dirsi avvenuta questa calamità entro il 1006 : ebbero entrambi sepoltura in santo Zaccaria. Al quale proposito osserva, in una nota, il Filiasi (1) : « Anni sono (2) » presso al campo di s. Zaccheria e dove un porticato eravi, ridotto » poi ad uso di botteghe, un falegname scavando il suolo trovò un » sepolcro con entro dei cadaveri intatti e magnificamente vestiti. » Non si badò a tale scoperta, ma forse erano le spoglie degli Orli scoli sulle Candiane. » Della peste, che afflisse Venezia, e della morte, che rapì la (i) Tom. VI,pag. 2