anno 998—1002. 319 Era mollo infraliamo l’imperatore Ottone HI, nell’anno 1002, e l'Italia tutta, desiderosa di sciogliersi dalla schiavitù dei tedeschi, ordiva mille trame per eleggersi un re. Ma siccomg l’Italia non fu mai, nè potrà mai essere di un solo sentimento nazionale; e ne abbiamo prove evidentissime anche al giorno d’oggi, con funestissimo danno della causa, che si vuole difendere; cosi le discordie e le disunioni dei partiti, uno dei quali voleva suo re Arrigo duca di Baviera, un altro voleva Ardoino marchese d’ivrea, ne indebolirono la forza e la fecero ricadere sotto il giogo germanico. Perchè sebbene in sulle prime prevalesse il partito, che voleva Ardoino ; tuttavia,, due anni dopo, quando Arrigo re della Germania calò'in I-lalia per ottenerne la sovranità, lo accolse senza opporre resistenza e lo lasciò prevalere sopra Ardoino c scacciarlo dalla conferitagli sovranità. In mezzo a lutti questi sconvolgimenti dell’Italia, godeva pace c tranquillità la sola Venezia, la quale, indipendente in sè stessa, amica di lutto il territorio circostante, forte per la sua naturale posizione, egualmente che per lo suo valore contro gli attentati di chicchessia, non temeva d’insidie straniere, viveva gloriosa della prodezza dei suoi. E tulio il merito di ciò riferivano giustamente i veneziani alla sapienza ed alla virtù del loro doge, cui amavano e veneravano come una divinità ; onoralo perciò col soprannome di Grande. E per dargli un attestato solenne della loro stima e della loro affezione, vollero associargli nella ducale dignità il primogenito suo, che aveva nome Giovanni, e cosi stabilir nella famiglia di lui la successione del principato anche dopo la sua morte. Nella pubblica concione del popolo fu egli adunque acclamato a pieni voti collega del doge Pietro Orselo II e doge successore di lui. Per attestazione del contemporaneo cronista Sagomino, era Giovanni « un giovine religioso e saggio, e clic procurava di re-» golare sè stesso sulle azioni del padre; • c perciò la scelta dei veneziani era stata eccellente. Nel narrare questi fatti e gli altri, chc a questi vennero dietro,