118 LIBRO I, CAPO XXXIII. umiliazione il greco generale ritentò la pace con Pipino ; ed erasi perciò portato a Malamocco, acciocché i veneziani se ne facessero mediatori. Ma quando si avvide, che i dogi nascostamente gli attrae versavano il maneggio ; anzi tendevano insidie alla sua stessa persona ; levò le ancore e salpò dai nostri porti, dirigendo le prore alla volta di Costantinopoli (1). Allora fu, che Pipino si accese piucchè mai del desiderio di farsi padrone della Dalmazia e così vendicare l’insulto fattogli a Comacchio. Egli contava assai sulle mene e sulle promesse del patriarca Fortunato e del doge Obelerio : perciò diresse francamente ai veneziani la sua dimanda di un’ assistenza navale, per la progettata spedizione. Ma i tribuni, solleciti di provvedere alla salvezza della patria contro la palese ambizione e contro i malefici raggiri di una tenebrosa politica, non furono condiscendenti alle istanze del re franco, benché sostenute dall’opinione dei dogi. Fecero invece considerare, che la conquista di Pipino sulla Dalmazia porrebbe ad infelice condizione le nostre isole, le quali rimarrebbero circondate e chiuse entro il dominio francese ; e che inoltre lo stringersi in alleanza con quello offenderebbe i trattati di amicizia coll’ imperatore Niceforo. Al che non altro si poteva opporre in risposta, tranne, che il non concedere al re Pipino gli ajuti domandati esporrebbe la repubblica a diventare bersaglio dell’ odio del possente, che domandavate Era 1’ affare di gravissima importanza : il consiglio dei tribuni non trovò di poterne da per sé solo deliberare : si convocò pertanto la generale assemblea. Espose per primo il doge Obelerio la domanda del re Pipino, e, dopo avere manifestato la sua propensione a favorirla, invitò a parlare il tribuno Onorio di Malamocco. Il quale lusingatosi di persuadere per l’alleanza coi franchi, esagerò i vantaggi della concessa assistenza ed ingrandì i danni del non concederla ; quasiché non rimanesse strada di mezzo tra 1’ alleanza con quelli ed il totale (i) Ved. il Muratori- Annoi, d' Ttal. sotto 1’ ann. 809.