anno 868—881. 201 a quando a quando ai greci, che approdavano ad Olranto e a Bari, rientrarono nell’Adriatico, e s’inoltrarono colle loro navi nelle lagune veneziane ; approdarono a Grado, e posero 1’ assedio a quella città. Ma tostochè a Rialto ne giunse notizia, il doge Orso fece subito allestire una buona flotta, e la spedì a quella volta, sotto il comando del suo figliuolo Giovanni. Stavano già i saraceni combattendo sopra i gradesi, nè li potevano vincere, perchè questi con maraviglioso coraggio si difendevano : ma quando s'avvidero, che le navi dei veneziani gli avrebbero sorpresi alle spalle, levarono 1’ assedio, e ritornati nei loro legni si spinsero sopra Coniacchio, che predarono ed incendiarono. La bravura, il coraggio c le buone qualità, clic aveva mostralo in questo affare il figliuolo del doge, assai giovarono perchè i veneziani fossero condiscendenti a permettere, che Orso Partecipazio se lo associasse alla ducale dignità, e, per conseguenza, gliene assicurasse dopo la sua morte la successione. E poco dopo questa spedizione, parlano i nostri cronisti anche di un’altra, clic la repubblica fu costretta ad intraprendere per frenare il furore c la rapacità degli slavi croati e dei dalmati, i quali e per terra c per mare infestavano e desolavano 1’ Istria. Orso doge vi si recò in persona con trenta navi, e ne ottenne tale vittoria, clic i barbari per la maggior parte rimasero o trucidati o prigionieri. Copiosissimo ne fu il bollino di bagagli, di armi, c di quanto avevano coloro raccolto di preda sopra gl’ istriani ; la quale preda volle Orso, che fosse restituita alle chiese e alle città dell’ Istria, clic n’ erano stale spogliate, ed egli ritornò vittorioso e con trionfale pompa a Rialto. Parlò il Laugier, e conseguentemente anche il suo compen-diatore Daru, di un trattato di alleanza, conchiuso, die’egli, Ira l’imperatore Carlo il calvo e il nostro doge Orso Partecipazio : ma nessuno affatto degli storici nostri, nessuna delle nostre cronache ne fa parola. Soltanto nel codice diplomatico, detto Trevisano o Trevisaneo, si trova un patto stabilito tra i veneti e i sudditi di Carlo il grotto ( che non è Carlo il calvo ) ad istanza del doge Orso voi,, i. 26