anno 697. 65 » comuni. Ora. che il mio parere vi ho manifestato, a voi tocca il » decidere. » Fu accolto con vero entusiasmo il discorso del patriarca ; c tutti di unanime consenso ne adottarono il progetto (1) ; e sì che tutti i voti si unirono in Paoluccio (2) o Paoluzzo Anafcsto, uno dei primi e dei più stimati cittadini dì Eraclea ; il quale giurò di rispettare inviolabilmente il diritto, che l’assemblea si riserbava circa i casi di alienare beni o ragioni pubbliche, di fare, di abolire o di alterare le leggi e di stabilire circa la politica costituzione dello stato. Questo limile della ducale autorità ci è fatto noto dal Muaz-zo (5) : 1’ ampiezza del suo potere comunicatogli dalla popolare assemblea contenevasi in questi nove articoli : 1. Convocasse e presiedesse 1’ assemblea, a lui superiore per autorità. 2. Eleggesse i tribuni e gli altri giudici. 3. Avesse il diritto di correggere i disordini e le ingiustizie dei giudici, dai quali i litiganti potevano appellare a lui. II. Convocasse i concilii del clero, ed i comizii del clero e del popolo per la elezione dei vescovi c dei parrochi. 5. Avesse 1’-autorità di dar loro il possesso temporale dei be-nefizii. 6. Disponesse delle forze dello stato. 7. Mandasse e ricevesse in proprio nome ambasciatori. 8. Facesse guerra e pace di consenso ed accordo dell’ assemblea. 9. Avesse 1’ autorità esecutiva delle leggi. Nè qui poss’ io passar oltre col mio racconto senz’ aver prima notato due gravi sbagli del Daru circa questo cambiamento di (i) Cron. di Andr. Dandolo. (a) Questo nome del primo doge « è ” un diminutivo di Paolo, secondo il gusto » antico, e scherzano quelli, che per ele-» ganza l'appellano Paolo Lucio.* Cron VOL. I. di Pietro Marcello, presso il Gallicciolli ; tom. IV, pag. 230. (3) Mss. della Marciana, num. ncxcvn della clas. VII. 9