anno 1085. 585 » Mamcslia (1), in Tarso, in Antiochia, in Adananzia, in Focchia, » in Saltalia, in Alene, in Tebe, in Tessalonica, in Silimbria, in » Megalopoli, in Abido, in Adrianopoli c nelle isole di Cipro e di » Candia, » ove particolari ragioni politiche di quell’ impero non permettevano a veruno straniero il traffico c persino l’approdo. Lo stesso privilegio era loro concesso anche per Corinto, Nauplia, Tenedo, Egina ed altre isole dell’Arcipelago. E in tulli questi luoghi erano eglino esentali da qualunque dazio o pedaggio. Ed oltre all’ avere conferito al doge il titolo di protosebaste, conferì al patriarca di Grado quello d’iperteiv, clic vorrebbe dire onorevolissimo. Ella è poi cosa degna d’ essere notala, clic il greco imperatore assoggettò alla chiesa di san Marco di Venezia tulli gli amalfitani, che abitavano in Costantinopoli e in qualunque altro luogo dell’impero, ed avevano fondachi o magazzini o taverne in qual si fosse città della Grecia, obbligandoli al pagamento annuo di tre iperperi( 1) per ciascuno. Sembra, che il motivo di un tale tributo addossato a quelli di Amalfi sia stato perchè, essendo ricchissimi ed aderenti, piucchè lutti gli altri pugliesi, al normanno Roberto, gli abbia voluto umiliare da per lutti gli angoli del suo impero, dove esercitavano un commercio assai ricco ed esteso. Era Amalfi la città più industriosa, più popolata, più doviziosa di ogni altra del regno di Napoli. Vi abbondavano, in una maniera maravigliosa, 1’ oro, l’argento, le merci più ricche ; e si, che in occasione di qualche solenne festività vedevansi tutte le piazze e le vie addobbale di drappi tessuti con oro, di drappi di seta, di porpore preziose, di tappeti di sommo valore : in ogni strada vedevansi collocali, a determinate distanze, (1) Ossia Mopsuestia. santi e ai romanati, altra specie di monde (2) Del valore di quesla moneta non ab- orientali, che avevano grandissimo corso biamo traccie sicure: sappiamo soltanto, nelle lagune, il dolio archeologo Angelo eh1 essa era d’oro. Ne parlò Sebastiano Zon, nel suo trattalo sulle monete, clic Grotta nelle sue Memorie storico-critiche forma parte dell’opera municipale di Fe-sopra le successive forme di governo dei nezia e le sue lagune, pati. Ji del I voi., veneziani ; e nominollc unitamente ai hi- pag. 19.