anno 1175. 487 » Eraclea, sendo quel divo illustre martire di essa città e fino a clic » fu qui recato il corpo dell’Evangelista san Marco ; — 2, perchè » in tutti i pubblici monumenti, decorali colle immagini dei santi, » vedesi con san Marco san Giorgio e non san Teodoro ; come lo » si scorge nelle sculture della scalca de’ Giganti effigiato princi-» palmente in compagnia dcll’Evangelista; e sulla fronte del palazzo » ducale che guarda la lagnna ; e su quella maggiore della Mar-» ciana basilica; 5, perchè san Giorgio è patrono della Dalmazia, » e siccome questa provincia era un possedimento di maggior ri-» Ievanza degli altri pei veneziani, e più devoto alla Repubblica, » sembra provato aver essa Repubblica voluto x’appresenlare nei » luoghi pubblici il protettore di quella nazione, per farsela più » cara. » E dopo di aver egli notato, che a san Giorgio piucchè a san Teodoro erano stali rizzati in Venezia altari e templi, così prosegue il suo ragionamento : « La nostra conghieltura divieti » poi certezza, qualora si ponga mente alla interpretazione data » dal Sansovino alla statua, di cui è parola, mentre dicendo egli (1 ) : « Si nota quasi come per disotto, che ( essa statua ) habbia lo scudo » nella man destra, dovendo haverlo nella sinistra, qual cosa fu dal » maestro et dai presidenti in quel tempo dell'opera fatta con bellissimo • significato, perciocché si veda con sì fatto simbolo dimostrare, che » l’animo della Repubblica non fu mai ad offender alcuno, ma sì ben » di difendersi dall’ altrui offese, poi che ella tiene armala di difesa » quella mano con la quale si fa per contrario l’ offesa ; pare non » sia quesla interpretazione propria al carattere di essa Repubbli-» ca, ma sì bene a quello della nazione devota al santo; (piale non » avea da offendere la sua dominatrice, ma sì difenderla dalle offe- • se altrui e principalmente da’Turchi, contro i quali era posta la » Dalmazia come antemurale e difesa. » Non devo lacere, sul proposito delle sunnominate colonne, che, sebbene portate a Venezia dal predecessore dello Ziani, non erano {i) Luog. cit