anno 1070. 363 sua elezione, sì stranamente avvenuta; ma i nobili lo presero, lo sollevarono in alto perchè il popolo lo vedesse ; poi lo portarono al naviglio, che lo aspettava, dove s’ imbarcò in mezzo agli applausi ; ed accompagnato da tutta la moltitudine delle barche, fu condotto alla chiesa di san ¡Marco. Volle entrarvi a pie’ scalzi, nel mentre che gli astanti cantavano inni e salmi : ricevette colà il vessillo della nazione e le insegne ducali. Minutamente descrive questo avvenimento Domenico Tino, che vi si trovava presente (1). Uno dei soliti sbagli del Laugier, ci fa credere già sposata dal Selvo, prima di essere doge, una greca principessa : egli la sposò essendo già doge, e fu desiderio dell’ imperatore Michele VII Pa-rapinace, eh’ egli la sposasse, per aver con questo mezzo favorevoli i veneziani contro i molti nemici del greco impero, i quali ne avevano scemato di assai la possanza e il lustro. Teodora, secondo alcuni, si nominava ella; secondo altri, Calegona (2); e chi la dice figliuola dell’ imperatore Costantino Duca, e chi sorella di Nieeforo Botoniate, che fu dipoi imperatore (3). Della delicatezza c del lusso di questa donna parlano estesamente gli storici nostri, ed è probabile, che di lei piuttosto, e non della principessa Maria già moglie di Giovanni Orseolo, abbia voluto parlare san Pier Damiano (4), nella descrizione, eh’ ei ne fece, e clic io parlando di quella ho portalo diligentemente tradotta. Qui pertanto esporrò di costei quanto ci narrano le storie nostre : ed esporrollo per bocca del Fi-liasi, il quale così ne parla (5) : « Arrivala costei in Rialto, tulti » sorprese col lusso e colla pompa regale de’ suoi equipaggi, anzi » colla mollezza incredibile della sua vita, pe’ veneziani stessi sor-» prendente, benché usi a vedere quanto faslo e quanta mollezza (i) Narratio de electione Dominici presso il Filiasi, tom. VI, pag. 345, è detto Sii vii ducis Venetiarum anno, 1072. La Zeno, nell1 annoiai, portò per disteso il Mulinelli ne’ suoi An- (2) Ved. Le Beau, Ili st. des Emper., e nali Urbani, in una nota della pag. 36. ved. anche Ilist. Bizantina. Questo Tino, per ¡sbaglio tipografico, nel- (3) Paolo Morosini,//;'sf. lib.1V, pag. 91. l’opera municipale di Venezia e le sue (4) Op. de institut. Monial., cap. XI. lagune, alla pag. 3i, è detto iuvece Rino, e (5) Tom. YJ, pag. 34G.