418 LIBRO IV. CAPO IV. CAPO IV. Morte del doge Vitale I Micheli: gli succede Ordelafo Falier. Non era compiuto per anco il quinto anno del ducale governo di Vitale I Micheli, che la morte ne troncò il corso. Qualche cronaca lo disse ucciso da un sicario, che aveva nome Marco Casolo, e che subì ben tosto coll’ estremo supplizio la pena dovuta alla sua fellonia. Fu eletto dalla nazione a succedergli Ordelafo Falier : nell’ anno 1101. Ai tempi di questo novello doge si rinnovarono le militari imprese dei crociali nell’ Asia ; per la cui assistenza dovette Baldovino I, re di Gerusalemme, invocare le forze navali dei veneziani. Molti a Venezia vi si opposero a tutto potere, perchè grave scapito ne sentiva per quelle spedizioni il commercio, del quale eglino soli erano padroni ia tutti i porli dell’ Asia e particolarmente in quelli della Siria c della Grecia. Ciò mostra falsissima 1’ asserzione del Fleury, il quale nella sua storia ecclesiastica (1) raccontò « che le » Crociate in gran parte si continuarono dai latini per li vantaggi » temporali, che ne trassero al commercio loro, specialmente Ve-» nezia, Genova, Pisa e Fiorenza. » Ed a questo racconto fece eco il Laugier. Ma sì all’ uno che all’ altro sfuggì d’occhio o fu ignoto, che i veneziani avevano in quelle regioni, assai prima delle guerre de’ crociati, un fioritissimo traffico, e che il diffondersi per mezzo di quelle spedizioni il commercio anche alle allre nazioni d’ Europa, le quali avevano preso la croce, era tutto a danno di loro. Ed eglino stessi, tanto strettamente legati sino a quel tempo in alleanza cogl’ imperatori di Oriente, aggregandosi alle crociate, c formandone parte, provocavano contro di sè lo sdegno di quelli, cui sappiamo quanto erano avversi a quelle spedizioni ; e perciò venivano (i) Discorso VI, premesso al tom. XY1II.