A.v\o 867. 199 sollecitudine della riuscita di si difficile affare, mandò a questa volta il vescovo Dello, il quale indarno si affaticò a cercare di smuovere il doge dalla sua stranissima ostinazione (1). Dopo un anno d’inutili trattative, il pontefice propose, per facilitare la cosa, che si radunasse il concilio in Ravenna, piuttostochè in Roma ; e ne scrisse perciò ai vescovi veneziani, sotto il 27 maggio dell’ 877. Era stabilito il giorno per radunarlo, a’24 di giugno; ma fu d’ uopo differirlo al 22 del seguente luglio, perchè il papa, quando stava per venire a Ravenna, dovette recarsi a Trajetto, a sciogliere un’ alleanza conchiusa tra Sergio duca di Napoli e i saraceni di que’ dintorni. Giovanni Vili col patriarca di Grado furono adunque in Ravenna il giorno 19 di luglio, e tre giorni dopo ebbe principio il concilio. Molti altri affari vi si dovevano trattare, e perciò le sessioni continuarono sino alla fine di agosto. I vescovi veneziani giunsero a Ravenna dopo terminato il concilio: perciò il papa gli scomunicò; ma ben presto, per la mediazione del doge, gli sciolse (2). Tuttavolta non furono per anco riconciliali i due dissidenti. Il patriarca non ritornò a Grado : andò invece a Bologna col papa, c di là a Parma, e poscia a Pavia. Ma quando s’ ebbe notizia, che Carlomanno minacciava l’Italia, e stava per venire contro Carlo il calvo, suo zio; il papa Giovanni Vili ritornò frettolosamente a Roma, e Pietro Marlurio si diresse alla volta di Treviso, ove fu onorevolmente accolto da Landone vescovo di quella città. In tanta vicinanza colla sede della repubblica di Venezia, poterono entrare a vicenda il doge e il patriarca in trattative di pace. La quale fu conchiusa alla fine, colla condizione per altro, che 1’ eletto lorcellano abitasse bensì il vescovato e percepisse le rendite di quella chiesa; ma, finché fosse vissuto il patriarca Marlurio, non gli si avesse a conferire 1’ episcopale consecrazione. In seguito dell’ accordo, non vi fu più (i) Le lettere del papa Giovanni Vili (2) Chron. Sagorn. sono la XVI, la XVII, la XVIII e la XXV, nella serie Hi quelle, che di lui si conoscono.