98 LIBRO I, CAPO XXIV. fermezza dei vescovi disertori dalla sua dipendenza (i), e suppli-collo a volergli fare giustizia. Accolse il papa benignamente l’istanza, e comandò ai vescovi istriani, clic si sottomettessero alle intimazioni loro falle dal patriarca gradcse, cui dovevano riconoscere e venerare per loro legittimo metropolita. Nella lettera, che scrisse a questi, c che ci fu conservata dal Dandolo (2), fa sapere inoltre il pontefice, che nel patto generalmente conchiuso tra romani, franchi e longobardi, era stato stabilito e confermato, che le diocesi dell’ Istria stessero unite alla Venezia, e con questa formassero una sola provincia. Non perciò si ridussero quei vescovi alla dovuta obbedienza ; sicché la repubblica aveva preso la determinazione di assoggettarli colla forza delle armi. Tuttavolta il doge Maurizio, prima di muoversi alla progettata spedizione, pensò d’inviare al pontefice solenne ambasciata, in nome anche del patriarca gradese. Era questa composta di Magno prete e scriniario, ossia cancelliere, e di Costantino tribuno. Partivano da Venezia i due messi in sul cadere dell’anno 771, ma, giunti a Roma, trovarono, che al papa Stefano era succeduto Adriano 1 ; e la cosa restò per allora indeterminata e sospesa. Ma non sì tosto le armi di Carlo il grande ebbero distrutto nell’ Italia il dominio dei longobardi, ripigliò il novello pontefice con più vigore la difesa dei metropolitani diritti della chiesa di Grado ; ripetutamente scrisse a quei vescovi esortazioni e minac-cie ; ed alla fine li ridusse all’ obbedienza, da cui non potevano più sottrarsi, perciocché era loro mancato 1’ appoggio della longobardica protezione. E così terminarono, anche per questa volta, nel- 1 anno 773, le discordie delle due rivali metropolitane. Devo qui per altro notare, che il Laugier ; ignaro, che il patriarca di Aquileja avesse nome Siguardo, come ho narrato e come (i) La lettera del patriarca ili Grado al sua volta nelle mie Chiese d'Italia ; qui pontefice è portata dall'Ughelli, nel toni. V perciò me ne astengo, dell’Italia Sacra: anch’io la porterò alla (2) Cronic., lib. Vili.