anno 864. 191 soldati, che ne chiedevano vendetta, e del furore del popolo contro le inimicizie dei nobili, consigliava sollecitudine somma nella scelta del novello capo della repubblica. Di unanime consenso perciò vi fu proclamato Orso Partecipazio, degno erede, come delle virtù così dell’ onore, di quella famiglia, che ventisette anni avanti aveva posseduto, con tanto vantaggio dello stato, la ducal dignità. Prima sua cura fu 1’ entrare a convenzione coi fedeli difensori del palazzo, promettendo ad essi, che prontamente sarebbesi fatta giustizia sopra gl’ infami parricidi. Ed era del suo interesse il farla ; perchè un esempio solenne avesse e assicurato la tranquillità dello stato e servito di freno ai ribaldi, che non avevano calcolato 1’ enormità del-I’ eccesso, a cui s’ erano abbandonati. E per dare più solennità a quella giudicatura proporzionatamente alla solennità del misfatto, elesse tre giudici, che ne formassero un tribunale particolare e che ne assumessero l’incarico del processo : eglino furono Pietro vescovo di Equilio, Giovanni arcidiacono di Grado, e Domenico Masono, sul quale nulla di più ci fanno sapere i cronisti. Ed è qui da notarsi la prudenza del doge, che volle astenersi dal prender parte in questo giudizio ; probabilmente o per non inimicarsi le famiglie dei colpevoli, o per allontanare da sè qualunque sospetto di complicità nell’ esecuzione del delitto, in conseguenza delle antiche gare dei Partecipazii coi Tradonici, c forse per 1’ una e 1’ altra delle addotte cagioni. Ed anche i tre nominati devonsi dire persone di una specchiata virtù e di un concetto senza eccezione, perciocché scelti ad un officio così geloso in faccia a tutta la nazione. E aggiungerò, che in questi tre giudici, a cui fu affidata l’inquisizione di sì alto delitto di stato, è facile il ravvisare 1’ origine, il germe, il modello di que’ tanto nominati Inquisitori, che più tardi vennero istituiti nella repubblica, non temporariamente per un solo caso già nato, ma stabilmente per tutti quelli, che vi potessero nascere. Questi triumviri eseguirono con zelo la commissione, tanto necessaria al sostegno della pubblica autorità ; e tutti i buoni cittadini