anno 629—667. 39 le fosse dato circa vcntlnove anni dopo la sua fondazione (I), allorché, oltre al basso volgo, vi concorsero delle famiglie qualificate di opitergini. CAPO X. Ingrandimento del Rialto : chiese erette in questo tempo. Ma più di tutte le altre isole delle veneziane lagune crebbe notevolmente quella di Rialto, e vi si moltiplicò la popolazione, sino a non poterne più contenere. Imperciocché, quando i longobardi ebbero presa e distrutta per la seconda volta la città di Padova e il castello di Monselice, e quando dai colli Euganei, dal territorio padovano, dal vicentino fuggirono a torme a torme le famiglie c vennero a cercare ricovero nei lidi di Brondolo, di Chioggia, di Pellestrina, di Malamocco, e più avidamente e in più grande numero in Rialto ; fu d’ uopo allargare le circostanti isolctte di Dorsoduro, di Olivolo, di Luprio e le Gemine ; cd avvicinandole tra loro, e ponendole in immediata comunicazione per mezzo dei ponti, che vi si costruirono, e rendendole sempre più sicure e più comode, col moltiplicarvi le abitazioni. E così venne a dilatarsi e a prender forma di grandiosa città quella piccola Rialto, la quale, due secoli addietro, non era che un miserabile abituro di pescatori e di barcajuoli. Narrano varie cronache delle più antiche, essere stata sì grande l’affluenza del popolo fuggitivo, che, non valendo l’estuario nostro a contenerlo, molti furono costretti a cercarsi asilo a Ravenna, ed altri si ricoverarono verso le foci dell’ Adige e del Po, a Loredo, volgarmente nominato Loreo, a Capo d’Argine, ossia Cavarzere, a Fossone ed altrove (2). Al bisogno di tanta gente non bastavano più le poche chiese, che nelle isole reaitine erano state sino allora piantate : fu d’ uopo (i) Yettor Sanitelo, lib. I, cap. X, art. (a) Ved. il Dandolo; il Monaci», A/Vi., IH, pag. aoa. Ved. il Tenlori, tom. IV, lib. 1; il Vianelli, Nuova stor. de vtsc. di pag. 239. Chioggia, if Murari, Storia di Chioggia Mjs. ; il Tcntori ed altri.