/ anso 1148. 471 Un altro documento, contenuto in questo codice stesso (1), ci fa note alcune particolarità circa la festa c la processione delle Marie, die solevasi fare nel giorno 2 febbraio, come alla sua volta ho narralo (2) : Pietro Polani, con decreto dell’ anno 1 142, Io confermò. CAPO XIX. Il doge Domenico Morosità : soggezione dell’ Istria. Di unanime assenso fu innalzato alla suprema dignità della repubblica Domenico Morosini, uomo già avanzato in età, di grande virtù e che con molto valore aveva militato nella guerra di Siria. Egli salì al seggio ducale nello stesso anno 1148; e presto ebbe ad esercitare la forza della sua autorità sopra i pirati istriani. Perche, sebbene le città dell’ Istria si fossero per 1’ addietro assoggettate a Venezia, e le avessero giurato con solenni trattali fedeltà ed obbedienza ; tutlavolla di quando in quando tentavano di molestarne i naviganti e di danneggiarne il commercio notevolmente. Perciò il doge fu costretto a prendere efficaci misure, per impedire il progresso delle violenze di loro ed assicurare la libertà della-navigazione nel golfo. Fece armare cinquanta galere, delle quali diede il comando al suo slesso figliuolo ed a Marin Gradeni-go. Le prime mosse di loro furono sopra Pola, cui strinsero di assedio e ridussero alle strette per guisa, clic dovette rendersi e capitolare. Rinnovarono i polani il giuramento di fedeltà alla repubblica ; si assoggettarono ad un nuovo tributo di olio per la chiesa ducale di san Marco, ed a somministrare una galera armata ogni qual volta i veneziani ponessero in armi una flotta che oltrepassasse il numero di venticinque navigli. Al giuramento assistette il vescovo di Pola, che fu il primo a giurare, unitamente ai primarii cittadini. Esiste nel codice Trevisano il documento di questa loro (i) Pag. 131. (a) Ve«!. indietro nella pajr. 241