anno 943—953.	251
si sa bensì clic servivano alla guerra, al commercio e come legni <la carico. Ne fece erudita descrizione il nostro valoroso architetto navale Giovanni Casoni, nel suo trattato sulle Forze marittime ilei veneziani (1).
CAPO XXXV11.
/{innovazione dei trattati coi re d' Italia.
    Tra i vantaggi apportali dal doge Pietro Candiano 111 alla nazione, è da annoverarsi altresì la rinnovazione degli antichi trattati, che i dogi suoi predecessori avevano conchiuso nei secoli addietro cogl’ imperatori di occidente e coi re d’ Italia. 11 documento, clic ne ha relazione è inserito con tutti gli altri nel codice Trevisano (2) ; ed è quel diploma appunto, che il Laugier e il Daru hanno attribuito ai tempi del doge Pietro Candiano II. Ma ciò erroneamente, perchè nelle note cronologiche, eli’ esso ci offre, è precisamente espresso 1’ anno DCCCCL1II, e il giorno quinto degli idi, ossia il dì 11 di marzo. E inoltre, che questo trattato sia stalo concliiuso sotto il III e non sotto il li dei Candiani, ce ne assicurano altresì i versi, che ho nominato poco dianzi, riferiti dal Muratori, e che appartenevano all’ effige del HI e non del li dei dogi di quella famiglia, nell’ antica sala del maggior consiglio del palazzo ducale, ove prima dell’ incendio si vedeva, siccome vedesi anche oggidì rinnovata, 1’ intiera serie dei dogi : i quali versi erano :
Multa Berengarius mi hi privilegia fecit:
In quoque monetavi cudere posse dedit.
    Questi privilegii, e particolarmente quello della moneta, vanno intesi nel senso, che altrove (3) ho espresso ; cioè, che la moneta
     (i) Nell’opera municipale: Venezia e (2) Alla pag. 53 e seg. le sue lagune, nella part. Il del I voi., (3) Nella pag. 186. pag. 201.
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