anno 1177. il95 tare seco lui sugl’interessi del regno. Il pontefice s'imbarcò, non si sa precisamente in qual giorno nè in qual mese : alcuni dissero il di 9 marzo 1177. Approdò a Zara e di là a Venezia il di 24 dello stesso mese. Ed eccomi giunto colla narrazione ad un punto, in cui contrastano vivamente gli storici antichi, e per le ambiguità delle loro espressioni lasciarono argomento di dissidio anche tra gli eruditi viventi. E sebben la contraddizione sia tra gli storici stranieri e i veneziani, tuttavia tra gli stessi studiosi veneziani sono divise le o-pinioni ; e lo sono sino al dì d’ oggi. La difficoltà e l’importanza dell’ argomento, massime per le conseguenze che ne derivano, esigono lungo e diligente esame, e questo porgerà soggetto a molta parte del libro, che seguirà. Pria per altro di chiudere questo quarto libro della mia storia, darò, come il solito, la cronologica serie dei sacri pastori, che governarono le diocesi della Venezia ; alcuni dei quali ho dovuto anche nominare nel progresso del racconto. E per riassumere dalla primaria chiesa metropolitana di Grado, continuò ad averne il governo sino all’anno 1105 quel patriarca Pietro II Badoario, che n’ era stato eletto nel 1091. E dopo di lui ne furono decorati della dignità nell’anno 1105, Giovanni III Gradenigo ; 1156, Enrico Dandolo. E questi continuarono ad avere la loro residenza in Binilo, ove stabilmente avevaia trasferita, come alla sua volta s’è detto, il patriarca Vitale IV Candiano, che dall’anno 967 sino al 1018 ne aveva posseduto la dignità. La sede vescovile di Castello fu occupata sino all’anno 1108 da quell’ Enrico Contarini, che vi era stato promosso nel 1074, e eh’ era stato il primo a cangiare il titolo di Olivolo in quello di Castello. A lui vennero dietro nell’ anno 1008, Vitale I Micheli ; 1120, Bonifacio Falier, di cui scrive una vecchia cronaca, citata dal Gallicciolli : « dopo anni XI fu ucciso dal populo,