218 1.1I1K0 II, CAPO XXVII, in alcune malattie, bere il sangue e mangiare il cuore dei loro uccisi nemici. Nel mentre, che questi preparativi facevano i veneziani, avveniva il sanguinoso scontro di costoro coll’ esercito italico, nei dintorni di Bassano (1) ; ove, negata ad essi la pace, che imploravano da Berengario, si scagliarono con tanto furore sulle truppe di lui, che vi perirono ventimila italiani; e, carichi di bollino e baldanzosi per la vittoria, si sparpagliarono gli unni, impunemente e senza verun ostacolo, sino all’ estremo limite della terraferma. Fu allora, che, devastando il basso territorio trevigiano, saccheggiarono e demolirono il celebre monastero di santo Stefano di Aitino, che he nominalo altre volte, eretto sulle rovine di quella stessa città, la quale quattro e più secoli addietro era stata ridotta ad un mucchio di macerie dalla fierezza similmente degli unni, che allora guerreggiavano solto le bandiere di Attila. I monaci di santo Stefano, fuggiti di là, vennero a cercare asilo nelle lagune, e vi piantarono un nuovo monastero, che diventò celebre, nell’ isola di Ammiana ; isola abitata allora, e di molla considerazione, venuta meno nei secoli posteriori, in fine diroccata per le procelle del mare, disabitata ed abbandonata intieramente, ed oggidì neppure nominata (2). Le scorrerie degli unni si estesero dall’ estremo continente altinate, intorno intorno girando, sino all’ altro margine interno della laguna, dalla parte di Fusina, di sant’ llario, e per le borgate del basso territorio padovano (3) ; tentando, benché indarno, un accesso alle isole veneziane. Perciò tirarono innanzi verso la parte meridionale di queste, e colla medesima progressione, con che nel precedente secolo s’ era inoltrato Pipino, assalirono Capodargine, (i) Nelle carte e nei documenti del ioo5, Filiasi nel lora. Ili delle sue Memorie dei trovasi nominato, sopra quella città, vicino veneti primi e secondi. al fiume Brenta, un monte, detto degli Un- (3) Nelle carte antiche è ricordata, pres- g/ieri, o Atonte augurio. Ved. il Gennari, so alla Pieve di Sacco, eh’ è appunto nel Del cono de’fiumi in Padova, e il Verri territorio padovano, una strada nominati nella Stor. della Marca trevigiana. via degli ungheri. (a) Lungamente parlò di quest’isola il