anno 4097—1101 417 a pessimo partito e di denaro 'e di possedimenti e di truppe (1). Ma quando le cose di Arrigo piegarono alla peggio, cercò anch’ella di rifarsi alcun poco dalle sue perdite : e primieramente incominciò da Ferrara. Sola per altro non lo potè : invocò 1’ aiuto dei toscani, dei romani, dei lombardi e dei veneziani : e 1' ottenne. Nell’ autunno pertanto dell’ anno 1101, le truppe toscane, romane e lombarde cinsero di assedio la città, nel mentre che i veneziani, con una flotta di piccoli legni spinti su per lo Po, la chiusero dalla parte del fiume ; acciocché non potesse avere sussidii nè comunicazione dal mare. Quanto sia durato questo assedio e qual difesa facessero i ferraresi non si sa ; solamente sta scritto, eh’ eglino, poiché Arrigo non era più in caso di sostenerli, si arresero. Dal soccorso, che diedero i veneziani a Matilde in questa occasione, nacquero le immunità e i diritti, che godè in Ferrara per molti secoli la loro repubblica, particolarmente quello della residenza di un suo visdomino, il quale vi teneva tribunale e giudicava le cose dei nazionali, che là si fossero per avventura trovati. Molte volte insorsero motivi di controversie e dissidii tra questi e i duchi di Ferrara, e talora altresì Ira 1’ una e 1’ altra repubblica. Gli storici ferraresi (2) raccontano, che la contessa suddetta, in memoria del prospero evento e in segno di gratitudine verso i veneziani, fece fabbricare in Ferrara e donò loro una chiesa intitolata a san Marco, la quale oggidì non esiste più. Dalle antiche cronache ferraresi viensi a conoscere, eh’ essa sorgeva dov’ è presentemente la spianata della fortezza, presso al canale detto dei giardini, non lungi dalla porta della città. (i) Lorenzo de'Monaci Chron. de reb. alerebbe a decidere la questione, agitala Venet. lib. V., ha narrato di lei una parti- da tanti, circa la sua verginità, colarità, che forse da nessuno è stala no- (2) Particolarmente il Sardi, Istor. di tata. Dice : Haec cum ex marito Jilium Ferr. lib. II ; il Guarini, Chiese di Ferr., genuisset, ob nimium partus dolorem pag. 62 ; il Frizzi, Mem. per la stor. di non amplius se viro commiscuit. Ciò ba- Ferr., tom. II, pag. 104. VOL. I.