444 LIBRO IV, CAPO XI. nc andassero dilapidati i possedimenti, cominciò in secoli più vicini ad essere affidata in commenda all’ uno o all’ altro prelato, che ne godeva i frutti, senza curarsene degli obblighi, e in fine fu unita perpetuamente alla mensa patriarcale di Venezia, per la quale unione il patriarca suole portare il titolo di abate commendatario perpetuo di san Cipriano di Murano. Soppressi i monaci, servì il monastero ad uso di seminario per la diocesi di Venezia, benché fosse Murano sotto la giurisdizione del vescovo di Torccllo : oggidì poi non vi sussistono che ruderi e ortaglie. E notabile, che i Gradcni-ghi, nell’ ¡strumento di donazione di quei fondi, dichiarano, che se mai per avventura venissero a cessarvi i monaci, debbano i fondi ritornare alla loro famiglia. Sull’appoggio del quale documento di fondazione, facile sarebbe ai Gradenighi il ricuperare ogni loro diritto e spogliarne la mensa pai riarcale, che indebilamentc li gode. Sul lido di Malamocco esisteva anche un monastero di vergini, intitolato a san Leonardo, o, come altri dicono, a san Leo ed a san Basso: esso nelle carte antiche viene qualificato col nome de’ santi Leonardo e Basso vicino alla gradinata di Malamocco. Credesi, che la chiesetta, la quale sta verso il porlo ed c intitolata appunto a san Leonardo, sia stata piantata sul luogo stesso ed a memoria di quello. Fu assai male informato, secondo il solito, lo storico Laugier intorno a questo avvenimento. Perchè egli, narrando la traslazione della città c della sede vescovile da Malamocco a Chioggia, dice che questa sino allora era stata mediocremente popolata, e che ivi si fabbricò una città, eh’ esiste ancora con titolo di vescovato. Ch' egli s’inganni e che Chioggia invece fosse non mediocremente popolata, ma popolatissima anche per lo addietro, e che fosse di già una città, e non la si fabbricasse soltanto allora, bastano tutti gli avvenimenti, che di quando in quando ho dovuto narrare di essa, e i privilegi e diplomi, che la riguardano, e che alla loro volta ho dovuto citare.