ANNO 827. 171 E per mantenere e tutelare il commercio delle proprie navi, tenevano i veneziani, siccome suolsi praticare oggidì, dei rappresentanti e dei consoli nei porti stranieri : nel che io li credo avere preceduto le altre nazioni, che simile cosa introdussero sull’ esempio di loro. Imperciocché la notizia, che trovo nelle antiche cronache, di un Teofdo Zeno, il quale esercitava in Siria 1’ uffizio di console della nostra repubblica, circa 1’ anno HI7, senza dirci eh’ egli ne sia stato il primo, ci lascia luogo a conghietturare, che nei porli stranieri siano stati posti de’ consoli anche nel tempo di più antichi dogi ; sino da quando stabilirono trattati commerciali coi principi ed ottennero esenzioni e privilegii. E certamente i trattati, le esenzioni, i privilegii non possono porsi ad esecuzione nei paesi stranieri senza l’uffizio di provveditori, o vogliam dire, di consoli incaricati al commercio. Tuttociò egualmente ci persuade, che sino da remotissimi tempi avessero i veneziani le loro leggi sì civili che criminali ; ma in ¡specialità commerciali, a cagione della primaria e poco meno che unica occupazione dei loro isolani. Due cronache antiche, una del 1400 e 1’ altra del secolo susseguente, ci fanno sapere, che quando il doge Jacopo Tiepolo, il quale fu doge dal 1229 al 1249, riordinò e riformò le leggi della nostra repubblica, n’ era questa la quinta volta. Ecco le parole della più vecchia : « Nola che in tempo di questo » doze Giacomo Tiepolo el fu conzado ( 1 ) el statuto e li ordeni de • Venezia, e fu la quinta fiada, e fatto la correxion perchè prima » le era alquanto scure e scabrose. »ET altra cronaca aggiunge sullo stesso argomento : « Essendo conzada la leze in criminal, de- • liberò de conzarla etiam in civil. Similmente furono conzadi li » statuti antichi con bella forma, che per avanti erano molto oscuri » e confusi. » Ora, se questa, nel secolo XIII, era la quinta volta che si riformavano e si riordinavano gli antichi statuti, ragion vuole, eh’ essi derivassero la loro origine dai primi secoli della veneziana (i) Ossia acconciato, o messo in ordine.