164 giovane Levi, ma quell’annunzio fu troppo breve e generale perchè il pubblico se ne potesse formare un’ idea giusta e compiuta. Crederemmo di mancar quindi cosi al debito di giustizia che di gentilezza verso un giovane valoroso, che s’ apre così splendidamente il cammino, ove stessimo contenti a que’ primi rapidi cenni soltanto; e ciò tanto più che la sua opera è *ben tale, che non perde per essere sottilmente esaminata. E di vero, la sua musica non si distingue tanto per gran fantasia, qualità che volentieri ai giovani si concede, ma sì per gusto squisito, per sano musicale criterio, per tutte quelle qualità in somma che si derivano dallo studio e dal sapere, e più si lodano ne’ provetti maestri. In udirla, difficilmente si crederebbe che il maestro avesse appena 20 anni, e questo fosse il suo primo lavoro. Egli è che il Leti ha la vera vocazione dell’ arte, e per sua ventura fu anche istituito ad ottima scuola dal maestro Callegari. Le sue note non sono gettate a caso, sono trovate in cuore dal sentimento, e regolate dal criterio e dalla filosofia dell’ arte ; onde la musica tiene sì presso alla parola, eh’ è forza quasi riconoscerne il concetto. Con tal feli-