28^1 LIBRO II, CAPO XLVII. questo blocco privata di viveri c di commercio dalla parte della terraferma, inviò ambasciatori ad Ollone per presentargli ricchi doni e fervide istanze. Ma indarno: il feroce tedesco non si placò r rigettò anzi con disprezzo gli inviali, e diede ordini più severi, perchè la vigilanza a custodire il blocco si raddoppiasse. La quale fierezza del barbaro principe accese i veneziani di un furore disperalo, che cercò sfogo sulle case, sulle robe, sulle famiglie dei traditori. Demolirono le case, saccheggiarono le robe, carcerarono c mogli e figli e quanti appartenevano alle famiglie di coloro; e all’ ostinazione dell’ infame intrapresa dell’ aggressore opposero i veneziani la più ferma costanza nel volere piuttosto morire clic cedere. Soffrivano, è vero, privazione di viveri dalla parte della terra ; ma ne ricevevano abbondantemente dalla parte del mare. 1 soli, che cedessero alla forza della fame e alle insidie delle promesse, furono gli abitatori del castello di Capo d’argine, ossia di Cavarzerc, i quali si diedero all’ imperatore ed ebbero in ricompensa da lui il castello di Loredo, o Loreo ; acciocché per questa sua generosità fossero adescate ad imitarne l’esempio anche le altre città veneziane. Ed imitollo soltanto qualche altro borgo dell’ angolo settentrionale delle lagune. Ma ciò non poteva bastare a saziare l’ambiziosa avidità del feroce imperatore: egli voleva far sua l’intiera Venezia, ed adescato dall’oro offertogli dal Caloprino, voleva far lui doge ed averlo suo tributario. Erano vani progetti, cui non avrebbe potuto giammai condurre ad effetto ; perchè Venezia ha sempre avuto ed ha in sé medesima la sua inviolabile sicurezza. Tuttavolta, quasiché, fosse cosa di assai lieve momento, insistè Ottone poco meno di due anni, facendo sempre grandiosi preparativi e sempre vedendoli riuscir vani. Deliberò da ultimo di mettere persino una flotta in mare (1), e con quella esperienza, che possono avere sul mare i montanari, (i) Ne parlano Arnolfo milanese, lib. I, cap. IX. Genne oslienese nella crou. lib. Il, cap. IX, I\pillano, Ditmaro ed altre cronache. I