248 MB. II, CAP. XXXV. invece uno dei discendenli della loro famiglia. Pietro Partecipa-zio, figlinolo di Orso 11 ; quello stesso, che nel suo ritorno da Costantinopoli era stato consegnato prigioniero al re dei bulgari ; fu il doge successore di Pietro Candiano 11. Questa elezione, non avvenuta subito dopo la morte del doge suo padre, ma differita piuttosto sino all’ anno 939, forse perchè il padre non lo aveva associato alla sua dignità, riesci di più onore all’ eletto ; perchè avveniva essa per la spontanea deliberazione dell’ assemblea. Pacifico egli era di sua natura e d’ altronde le contese e le guerre, che affliggevano le altre provincie dell’ Italia, lasciavano godere ai veneziani la pace nelle loro lagune. Ma il dogado di Pietro Parteci-pazio non durò che tre anni. Al qual tempo non è già da riferirsi il trattalo dell’ imperatore Berengario coi nostri, come I’ hanno riferito il Laugier e il Daru ; ma bensì al tempo del doge successore del Parlecipazìo : e lo dimostrano palesemente i due versi, che il Muratori citò, scritti sotto il ritratto di questo medesimo successore di lui, c che alla sua volta ricorderò. 1 vantaggi recati allo stato da questa pacifica indole del doge ed assicurali altresì dalle politiche circostanze dell’ Italia, furono sommi ed incalcolabili : poiché il commercio fiorì largamente e la nazione potè felicemente prosperare ed arricchire sempre più. Tut-tociò per altro non bastava a soffocare i semi delle discordie intestine : e questi fermentavano intanto di soppiatto, e in seguito ripullularono così rigogliosi e robusti da condurre la nazione sino all’ orlo estremo della propria mina. Ciò sotto il doge successore di Pietro Partecipazio : lo vedremo a suo tempo.