382 libro in, capo xxii. rimasero disfatti. Poco mancò, che la stessa moglie ili Roberto, la quale aveva nome Singelgasla ed era donna di maschio coraggio, non cadesse in mano dei nostri. Mollissimi furono i prigionieri normanni, copioso ne fu il bollino. Nel racconto di questa vittoria dei veneziani discordano e nelle date e nelle cose gli storici normanni, particolarmente il Malaterra e Guglielmo Pugliese; il Dandolo e il Monacis, clic pur scrivevano la storia di Venezia, non ne fanno menzione; e tutt’al più il primo ci fa sapere, che i veneziani coi greci sostennero due combattimenti contro i normanni, sotto il dogado di Vitale Falier ; dei quali combattimenti il primo fu con fortuna propizia, il secondo con danno : nel che fa conoscere di avere confuso tutti quelli che sostennero e sotto il doge Selvo e sotto il Falier. Nè fu meno felice degli altri il Muratori nel raccontare gli avvenimenti dei nostri in queste varie guerre normanne. Anna Comnena ; tuttoché si voglia supporre, che per sentimento nazionale e fdiale, abbia esagerato alquanto le circostanze accessorie; merita, secondo tutte le regole della buona critica, maggior fede di tutti. Questa vittoria di Butintrò fu decisiva pei veneziani ; perchè Roberto non intraprese più nulla per alcuni mesi, tranne l’assedio, che tentò di porre a Cefalonia. Ebbe anche la disgrazia, che la peste infestasse il suo esercito e ne facesse orribile strage : egli slesso morì in quell’isola a’ 7 di luglio del medesimo anno. La sua morte fu la vita pei greci, perchè poterono ripigliarsi tutto il terreno perduto. Riconoscente Alessio a quanto avevano fatto per lui i veneziani, li colmò d’innumerevoli privilegi e regali. Negl’ imperiali diplomi gli esalta grandemente, e dice • come sempre per l’impero » avevano incontralo i più gravi pericoli, ed anche recentemente » avevano allestito per esso, contro i normanni, navi di sorpren-» dente grandezza, colle quali avevano ottenuto insigni vittorie » sopra lo scellerato Roberto. » In conseguenza di ciò, egli concedeva ai medesimi « il libero approdo in tutti i porli dell’ impero » greco, nell’Asia e nell’Europa, e particolarmente in Laodicea, in