456 LIBRO IV, CAPO Xlll. » veneziano patirà naufragio, non dovrà sentire danno alcuno nel- * le sue mercatanzie. Se verrà a morie il veneziano per fortuna » di mare, siano suoi eredi quelli del suo sangue, o vero i mede-» simi veneziani. Abbiano ancora i veneziani autorità e giurisdi-» zione sopra i borghesi che abitano nella medesima parte delle » città donata loro, come ha il medesimo re nel rimanente. Abbia-» no ancora la terza parte delle due città Tiro ed Ascalona con le » loro pertinenze, che servono ai saraceni e non sono ancora veli nule in potere dei francesi dal giorno di santo Pietro, 1’ una » delle quali, ovvero, se Dio ci porgerà 1’ aiuto suo, tutte e due, » venendo per opera loro in poter nostro, per diligenza e ingegno » dei cristiani, che cosi sia in piacere dello Spirito Santo, quella » terza parte, come si c detto, 1’ abbiano in perpetuo liberamente * e regolarmente, come il re le altre due, senza impedimento di al-» cuna contraddizione, e la possedano per ragione di eredità. In » generale poi promettiamo noi Garimondo patriarca di far con-» fermare dal re tutte queste convenzioni suH’cvangelio, se Dio on-» nipotente gli darà grazia di uscir di prigione. E se per avventura » si dovrà creare un altro re in Gerusalemme, ovvero prima che » sia creato re, gliele faremo confermare, come si è dello di sopra, » o vero non consentiremo giammai che sia detto nè coronato re. » Medesimamente le stesse convenzioni e nell' islesso modo si osser-» veranno dai baroni e da quelli che dovranno succedere nelle ba-» ronie. Intorno le ragioni di Antiochia poi, perchè sappiamo molto » bene, che il re Baldovino secondo vi aveva promesso sotto le me-» desime convenzioni di darvi l’istesso nel principato di Antiochia, » come ancora in tutte le città del regno, perchè non volendovi at- * tendere le medesime confederazioni e regalie di Antiochia, noi » Garimondo patriarca di Gerusalemme, coi vescovi nostri, clero, » baroni e popolo di Gerusalemme, promettiamo di darvi aiuto e * consiglio, e far in buona fede tutto quello che ci scriverà il pon-» tefice ed adempirlo, e tulle queste cose dette di sopra promettia-» mo a onore e lode dei veneziani. »