.uno 1094—1096. 401 e schiamazzavano, che si prendesse c si mangiasse quel pane, giacché vivente non crasi curato di provvedere di viveri la nazione. Dopo la morte di lui, radunossi l’assemblea generale delle isole, veneziane ed elesse doge Vitale I Michele, uomo di cospicua famiglia e che aveva dato altre volle non dubhii saggi di prudenza e di senno. Prosperi e gloriosi giorni si lusingarono di avere sotto il governo di lui. CAPO XXV11I. Chiese e monasteri, che sorsero in questo secolo. Col prosperamento della città capitale prosperavano anche il fervore e la religione de’ veneziani : perciò moltissime chiese erano state rizzate dalla pietà di particolari famiglie nel secolo decimo, parecchie ne furono piantale anche in questo. Non è alieno dall’uffizio di storico il parlarne distintamente. Nell’ anno 967 dalle famiglie Ghisi, Aoldo e Brioso, o Brissa secondo chc la nomina Vettor Sandi, fu eretta la chiesa di san Simeone profeta, detto volgarmente san Sirnoìi grande : ne fu motivo all’erezione l’avere portato allora appunto da Costantinopoli il corpo del santo titolare, chc riposa tuttora sotto la mensa dell’ aitar maggiore. Al santo profeta Isaia, avevano cretto i veneziani un tempio ; nè si sa in qual anno: cerio è per altro, chc i documenti pubblici ricordano, prima dell’ anno 1072, la chiesa di santo Esaia, e pare chc fosse dov’é oggidì sant’Eustachio, detto volgarmente san Stae. Il qual titolo le fu probabilmente sostituito intorno all’ anno 1128, perché da quest’ anno s’ incomincia a trovare il nome di sant’ Eustachio, né più si trova quello di sant’Isaia. La fondazione di questa chiesa viene attribuita comunemente alla famiglia Dal Corno : il Savina, nella sua cronaca, la dice fabbricata a spese delle famìglie Tron, Giusti, Odoaldi, circa il 966. vol. i. 51