414 LIBRO IV, CAPO II. la promessa di novelle conquiste, li rincorarono alquanto e li fecero cangiare risoluzione. I veneziani vollero, che si ritentasse un nuovo colpo sopra Ascalona, e Gotlifredo vi acconsentì. Ne strinsero di assedio la piazza, ne diedero più volte impetuosi assalti; ma sempre indarno ; sempre ne furono vigorosamente respinti. Alla fine, considerando 1’ inuliiilà dei loro sforzi e ponendo mente alla perdila del tempo che vi volea, si determinarono a levarne 1’ assedio. Diressero allora le armi alla città di Calia, marittima aneli’ essa, situata presso alle falde del monte Carmelo. Non fu minore la resistenza, che vi trovarono ; tuttavolta la costrinsero a rendersi ; perchè nel mentre che le truppe di Gottifredo 1’ assalivano dalla parte di terra, i veneziani colla formidabile loro flotta l’attaccarono dalla parte del mare : e la vittoria perciò riuscì luminosa. Altri avvenimenti portarono, dopo questo fatto glorioso, nuove mutazioni nelle vicende di quella guerra. Morì Gottifredo, e la corona del nuovo regno di Gerusalemme passò al fratello di lui, Baldovino 1. La flotta veneziana, non saprei dire, se annoiata di queste imprese, le quali non erano di veruna utilità alla nazione, ovvero sdegnata di dover dipendere dagli ordini altrui, essa, eli’ era solita ad agire da sè, o piuttosto per voglia di accignersi ad altra spedizione più vantaggiosa allo stato, fece conoscere ai principi collegati, essere ormai divenuta inutile la sua assistenza navale, e con questo pretesto diresse le prore per ritornare a Venezia. CAPO II. Nuova guerra contro i normanni. Ed altra impresa veramente avevano in animo di tentare : ed era impresa di somma importanza per loro, onde mantenersi intatto il possesso della Dalmazia. Era questa una nuova spedizione contro i normanni. Costoro, sino dal tempo della disfatta della flotta veneziana, sotto il doge Domenico Selvo, avevano potuto con tutta