9fi LIBRO I, CAPO XXII. carte potente e forte ; e Galla in ¡specialità vi è dipinto come primario fomentatore degli odii privati tra le famiglie de’ Villonici, dei Barbaromani e degli Obelerii : anzi, alla testa de’ suoi partigiani e familiari e fautori, aveva depresso queste ultime due, eh’ erano di Eraclea ; ed aveva di sua mano assassinato Erico, appartenente alla prima, eli’ era di Malamocco ; ed aveva ricominciato la guerra contro gli eracleesi, ed avevali anche umiliati ed oppressi coll’ assistenza dei ravennati (1). Ora, costui, riputato dalla fortissima turba de’ suoi proseliti un eroe, vindice della patria libertà, fu dalla sedotta moltitudine furibonda innalzato al seggio ducale, che per tredici anni aveva onorevolmente calcato il magnanimo figliuolo di Orso. Vi salì Galla Gaulo nell’ anno 755 : ma s’ ebb’ egli brevissimo il frutto dell’ iniqua sua impresa. Perchè l’indole sua vituperevole, rattenuta per 1’addietro e celata agli occhi del pubblico, uscì libera sul trono a mostrarlo sfrenatissimo in libidine di donne, orgoglioso in conculcare gl’ inferiori, avarissimo in amministrare le sue e le proprietà dello stato. 11 supplizio, a cui egli aveva per ingiustizia e per crudeltà assoggettato 1' innocente doge Teodato, fu a lui, reo di mille iniquità, giustissimamente contraccambiato, circa il compiersi dell’ anno primo del suo usurpato potere. Ed ebbe anche, per maggiore scorno, la condanna di esilio lungi delle isole della veneziana laguna. CAPO XXII. Al deposto Galla Gaulo è sostituito Domenico Monetario. Due tribuni sono eletti a governare col doge. Conoscevano i veneziani di avere indarno cercato finora una foggia di governo, che togliesse le gelosie, le gare, le risse ; che pacificasse gli animi e soddisfacesse possibilmente alle brame dei (i) Ved. il Filiasi, luog. cit., pag. a5G, ed anche lo Zeno, sull’ Origine dei barbari, e il Monari, nella Stor. di di ¡oggia.