ANNO 979. 279 CAPO XLV1I. Discordie civili, sotto il doge Tribuno Memo. A Vitale Candiano sostituirono ben tosto i veneziani coniizii, nel declinare dall’anno 979, il doge Tribuno Memo, il cui unico pregio consisteva nell’ essere sommamente ricco. Non di rado avviene, che la volubilità del popolo si lasci abbagliare dallo splendore dell’ oro, che rifulge all’ intorno di chi vuoisi innalzare ad un posto cospicuo, senza poi curarsi di scandagliare se l’eletto possegga le doti necessarie a ben occuparlo. Ne diede chiarissima prova l’assemblea nazionale, che nominò a doge il disadatto Tribuno Memo : la stessa cronaca Sagornina non tralasciò di notarlo (I). Quindi è, che la vera filosofia suggerisce, doversi apprezzare assai più chi è degno di occupare una dignità, che non colui, il quale non degno la occupa : e di cotali ne abbiamo tutto di sotto gli occhi, e non pochi. In alcune cronologie dei nostri dogi, questo Tribuno Memo trovasi numerato colla qualificazione di II, perche nolano come primo di siffatto nome quel Pietro Tribuno, che altri vollero della famiglia dei Tron (2), e non di quella dei Memi. Checché ne §ia, ciò poco importa : ho voluto per altro notarlo per prevenire qualunque inopportuna ambiguità su questo proposito. Non è maraviglia, che sotto un principe imbecille germogliassero i semi delle civili discordie, i quali già da luugo tempo fermentavano di soppiatto. Due poderosi parliti si formarono : alla testa dell’uno erano i Caloprini, alla testa dell’altro i Morosini. Non si sa il soggetto della loro divisione, scrisse il superficiale ed inesatto Lau-gier : ma lo scrisse a torto. Chi ha studialo, anche con mediocre • (i) Qui licet saeculari solertia ca- (2) Veci, ciò clic ho dello su tale pro- reret, maximis tarnen fortunae rapiis posilo nella pag. 213. exuberabat.