anno 1096. 407 detli col proprio loro nome Succhiti o Saccliini, perciocché indossavano una rozza tonaca di sacco. Tanle chiese erette in questo secolo nella sola città di Rialto, e quasi tutte parrocchiali, attestano assai bene la pietà insieme e la ricchezza della nazione, la quale contava tante famiglie capaci a sostenere da sé, col solo proprio dispendio, le gravi spese di si grandiose fabbriche, di cui oggidì potrebbero appena una azzardarne le collegate forze di un’ intiera città. CAPO XXIX. r Successione dei vescovi. A compimento di questa parte religiosa della mia storia, sino all’ età di cui parlo, mi rimane a dire delle successioni dei suoi pastori nelle varie diocesi delle veneziane lagune. E per riassumere di colà, ove ho lascialo il filo interrotto, e per seguirne anche il metodo; dirò da prima della chiesa metropolitana di Grado. L’ultimo patriarca, che nominai in sulla fine del II libro della mia storia (I), fu Vitale IV Candiano, il quale nel 967 aveva ottenuto quella sede. A lui venne dietro nell’anno 1018, Orso \)rseolo ; 1043, Domenico II Bolcano ; 1045, Domenico III Marengo ; 1074, Domenico IV ; 1084, Giovanni II Saponario ; 1091, Pietro li Badoario. Sulla sede olivolese, sollenlrò al vescovo Domenico V Grade-nigo, che nel 992 v’ era stalo innalzalo, nell’ anno 1038, Domenico VI Gradenigo : 1044, Domenico VII Contarmi ; (i) Pag. 3o5.