ANNO 932. 247 repubblica : peri in fine, per ¡sciocco e fanatico spirito di distruzione, manomesso con sacrilega e avara licenza. « Le parti dorate; » dice il nostro dotto ingegnere navale Giovanni Casoni (1), testi-» monio oculare di ciò clic narra; le parti dorate poste a mucchio » nella piazza dell’ isola di san Giorgio maggiore, la mattina del » 9 gennajo 1798 si videro ardere con ¡stupore c commozione dei » cittadini ; furono raccolte quelle ricche ceneri, ed altrove seppel- • lite. 11 corpo od arsiglio del bucintoro, ridotto a rozza batteria ed » armato con grossi cannoni, cambiò il suo nome con quello di • prama idra : servi qualche volta a difesa della laguna ed anche » a momentaneo uso di ergastolo, come galera : finalmente, rien-» Irato in arsenale vi rimase venerato soggetto di curiosità e ricer-» cato dagli stranieri sino al 1824, nel qual anno fu demolito. » Ma dopo questa lunghissima digressione si riassuma il filo della storia. Chiuderò intanto il racconto di siffatta festa coll’ avvertire, eh’ era questa una delle occasioni in cui il doge, reduce al suo palazzo dall’ avere visitato colle Marie la cattedrale, impartiva al popolo la benedizione di padre (2). CAPO XXXV. Al Doge Pietro Candiano II succede il doge Pietro Partecipazio. Il doge Pietro Candiano li aveva un figliuolo, nominato Pietro esso pure ed insignito, come ho narrato, del titolo di protospatario imperiale. Sembrava, che per ogni ragione 1’ assemblea nazionale avesse dovuto conferire a lui la prima dignità dello stato ; ma la memoria delle virtù e delle imprese dei dogi Partecipazi, che si onorevolmente avevano giovato alla patria, la indusse ad eleggere (1) Venezia e le sue lagune, nella uso o privilegio, che avea il doge, di bill parte del voi. I, pag. 202 e seg. nedire, nel cap. XII del lib. I, alla pagi- (2) Ved. ciò, che dissi intorno a questo na 71.