272 LIBRO II, CAPO XLIV. potessero sostenersi lultc le spese indispensabili ad uno Sialo. Disse ¡1 Piliasi (1), che dal documento, che ne ha relazione, e eh’ esiste nel codice diplomatico Trevisaneo (2), sembra raccogliersi, che gli equiliani più di tulli gli altri fossero rimasti debitori di decime verso il pubblico erario. Ma, esaminato bene quel documento, io non trovai veruna traccia di ciò. Quest’uso introdotto dall’Orseolo nell’anno 97G, fu imitato anche da allri suoi successori: perciò in seguilo al documento di lui, ci offre il codice summentovalo quelli altresì dei dogi Vitale Candiano, Tribuno Memo, Odone, Vitale Falier, ed altri. Un altro documento, o trattato, che si trova inserito nello slesso codice diplomatico Trevisaneo (3), ci fa sapere, essere insorto qualche dissapore tra quelli di Giuslinopoli, ossia di Capo d’ I-stria, e la repubblica di Venezia, ed averne calmati gli animi il prudentissimo Orseolo, inducendoli a rinnovare i contralti antichi, per li (piali devesi con sicurezza asserire la stretta unione di quella citlà con Venezia. Dice infatti in quel documento « il conle Sicardo » unitamente ai maggiori, ai mezzani, ai minori, e a tulio il popolo » di Giuslinopoli, clic, essendosi abbruciate nella uccisione del doge » Candiano tulle le antiche convenzioni stabilite coi veneziani, vo-» levasi allora rinnovarle tutte alla presenza del doge Orseolo. » Nella quale rinnovazione, promettevano gl’ istriani di Giuslinopoli, clic avrebbero sempre lasciato libero ai veneziani il commercio nella cillà c territorio di loro, che ne avrebbero protetto e difeso la personale sicurezza; assicuravano ad essi l’esenzione da qualunque gabella e il pagamento del solilo tributo annuale di cento misure di di vino; ringraziavano il doge Orseolo della condiscendenza sua nell’ accordar loro siffatta rinnovazione di palli ; ed obbliga-vansi con giuramento a mantenerli tulli inviolabili, quand’ anche le allrc cillà dell Istria non vi avessero preslalo assenso. Fu conchiuso (1) Tom. VI, pag. 208. (2) Ni Ila pag. G7 c seg. (3) Alla pag. 92 e seg.