88 che briga, quanti apparecchi e discussioni tra la signora Possidonia e il signor Costante, dovette costare una così ardita risoluzione. Ma in mezzo a queste incertezze, il giorno assegnato ecco giunge, il burchiello è già fermo alla riva: non c’è scampo, è d’uopo acconciarsi al gran distacco. La signora Possidonia va alla finestra e spiega, per assicurarsi dell’ a-ria, il fazzoletto: e’ non si muove ; il signor Costante si conduce in altana a pigliar consiglio dal gobbo, la banderuola, e a consultare il cielo da ostro a tramontana, da levante a ponente : non apparisce nell’orizzonte una nube; tutti gli auspizii son prosperi; ei dà dunque il segnale della partita, i quattro viventi secoli s’imbarcano, e la nave col venerando suo peso si stacca finalmente da riva : Sic te Dira potens Cyprii Et fratres Helenae. Così Venere e i fratelli d’Elena l’accompagnino ! Ora il signor Costante, persona molto proveggente ed accorta, a procacciare alla padrona tutte le possibili comodità del viaggio, e ad e-vitare in pari tempo ogni sinistro accidente,