554 LIBRO XII, CAPO IX. » vere monache ? Notaste le espressioni : Monuclta monasterii sancii » Georyii ; — conscenlicnte mie/li abbate meo ; = prò quibus in mo-» nasleno intravi et in sorore suscepta fui ? Simili espressioni affatto • porla 1’ altro documento di due soli anni posteriore e apparte-» nenie al medesimo affare, ond’ è che io mi asterrei di trascri-» vcrlo, se fossi certo di non essere accagionato da voi di grave ■ colpa. » Fra le particolarità e le notizie, che appartengono alla disciplina del clero veneto, in questo secolo XIII, ed ai suoi rapporti colla politica amministrazione dello stato, devo ricordare altresì l’elezione dei pievani (i) allo spirituale governo delle parrocchie. Da principio, allorché le nostre chiese non erano che semplici ora-toni, direi quasi campestri, eretti per radunarsi a far orazione e per assistervi alla messa, le poche famiglie circonvicine, le quali avevanli a proprie spese piantati, eleggevano e vi destinavano il sacerdote, che vi esercitasse gli alti di religione, e del sostentamento di lui c del mantenimento della chiesa s’incaricavano. E quando una sola famiglia avesse piantato il tempio, questa pensava anche al mantenimento di esso e del sacerdote che vi funzionava. Di qua 1’ origine dei giuspatronali ; or pubblici, di tutti cioè i parrocchiani ; ora particolari di qualche particolare famiglia : ma questi a poco a poco cessarono, e quelli diventarono più frequenti e numerosi. E infatti, negli antichi tempi non calcolavansi gran cosa colesti giuspatronali ; anzi, cresciute in Venezia le chiese e per numero e per grandezza, e quindi altresì cresciute le spese per mantenere le medesime ed i sacri ministri, che vi celebravano i divini uffizi, vieppiù crebbe la non curanza dei giuspatroni ad esercitare il diritto di elezione, da cui derivava in loro il peso non piccolo di sostenerne il dispendio. Da ciò venne, che le elezioni (1) Il nome di pievano deriva dalla parrochi di Veneziane questo il vero titolo sorveglianza che avevano i parrochi sulla che a loro c dovuto anziché V odierno di pieve o plebe loro affidata: e quanto ai parroco.