anno 1280. I.n nomine Dii Om.mpotf.ntis. Anno ab Incarnatane Domini nostri Jesv Chiusti MCCLXXXV, mensis MaRTU, InDICTIONE XIII TEMPORE EGRECII VIRI ET HONO-RABILIS CORA>1 I)EO ET IIOMlNIBVS DoMI NI loiIANNlS D VN-DVLO INCLITI DVCIS VEXETIARVM, FVIT PRIVS QVIDF.M FACTA MONETA AVRI. (¿VE VOGATA F.ST DVCATVS AD HONOREM BEATI Marci Evangeliste et omnivm sanctorvm et reipvblice Venetorvm. Si noti per altro, clic sebbene il ducato d' oro si coniasse per la prima volta sotto il doge Giovanni Dandolo, non perciò era questa la prima moneta d’ oro, die si coniasse nella zecca veneziana. .\e aveva fatto coniare una nel 1229 il doge Lorenzo Tic-polo, nominata grosso o matapane d' oro, di cui conservasi unico esemplare (1) nel museo della nostra biblioteca Marciana. Essa è di conio allatto simile al matapane grosso d’ argento, il quale aveva avuto principio pochi anni avanti. Quanto al ducato, di cui parlo, esso tra tutte le monete veneziane e la principalissima * e distinta » in fra le molte, dice Io Zon, per la sua finezza, duttilità e colore, » per 1' identità d' intrinseco e di conio che sempre mantenne e • pel corso grandissimo in cui durò da oltre cinque secoli. Nel • decreto di sua istituzione dei 51 ottobre ( 1284 ) si ordinò della ■ maggior finezza simile e migliore del fiorino, che già da trenta- ■ due anni innanzi si batteva in Firenze ... Fu nell’anno seguente, » in cui soltanto apparisce che sia uscita dalla zecca (2), che si (i) Non di meno il Cai li allesta di aver- tapane, « di stampo affatto simile, meno la ne veduto uno più recente col nome del » sua forma c peso, e del valore da princi- doge Foscari. Ved. lo Zon nel ¿ùo trattato « pio di un soldo; e di questo, che tróvasi sulla Zecca veneta, che forma parte del- n sicuramente più tardi dei due dogi dopo 1 opera municipale di Venezia e le sue n del Foscari, il Carli asserisce di aver ve- lagune, voi. I, part. II, pag. 21 e seg., il » duto quello di Giovanni Dandolo al i'iale dimostra, che il matapane d’ oro r> 1280. » redato dal Carli non poteva essere che il (2) E perciò l’iscrizione surriferita oi- '***anino di grosso, ossia il mezzo ma-, fre l’anno 1285.