364 LIBRO XII, CAPO Xi. nell’ anno 1302, fra Roberto ; 1314, fra Ottonello. . A Torcello furono vescovi successivamente; dopo treni’ anni e più, che ne aveva posseduto la cattedra pastorale fra Egidio ; nell’ anno 1290, fra Enrico, già canonico di Treviso, del quale non ebbe notizia l’Ugbelli; 1291, Alerone, eli’era stalo pievano di san Giovanni Crisostomo di Venezia, ed anche era stato promosso alla sede di Chioggia prima di Uberto, ma non ne aveva voluto accettare 1’ incarico ; 1303, Francesco Tagliapietra, già abate di san Nicolò di Lido ; 1313, Francesco 11 Dandolo, che vi durò pochissimo, perciocché a’ 12 di febbraio deU’aiiiio seguente, n’ era di già vacante la sede; 1315, Domenico IV ; 1318, Giuliano II. Resta ora che io parli delle due sedi di Eraclea, ossia Città nova, e di Equilio, ossia Jesolo. Se dovessimo attenerci alle notizie, che ci porgono I’ Ughelli e il suo continuatore e correltore Coioti, dovrebbe»i già da più anni riputar cessata la serie dei loro vescovi. Dai documenti per altro, che si conservano inediti nei nostri ar-chivii, da iscrizioni antiche tuttora superstiti, e da altri storici monumenti, abbiamo i nomi e il tempo, in cui n’ esistettero i successori, ignorati da quei benemeriti compilatori dell’ Italia sacra. Di Città nova infatti, dopo il Bartolomeo che ho nominato (1), si conoscono : nell’ anno 1284, fra Agostino, eremita agostiniano; 1310, fra Pietro domenicano; 1311, fra Pietro Brunighelli, agostiniano. (i)Vol. II, p«g. 441.