89 avea post’ordine che il fattor di campagna, a tale luogo ed ora indicati, venisse a prendergli con l’antica carrozza, eredità dei maggiori, che la signora iPossidonia teneva obbliata nella legnaia ed era talora adoperata dal castaido nei bisogni di villa. Avea un tempo servito al padre, e al padre di suo padre, in non so quanti generalati o podesterie, onde ben poteva, or eh’ era giunto il di del grand’ uopo, accomodare anche la figliuola e rispettiva nipote. Se non che, caricati su le cassette i fagotti e la signora Possidonia, il benemerito sig. Costante, come persona molto avveduta, s’accorse eh’ e-rano più le persone che i posti, e che una doveva necessariamente rimanere per terra. E però che far ? che non fare ? Aveasi per sì leggiera difficoltà a rinunziare a’ bagni e ad un viaggio così felicemente già auspicato e intrapreso, o non dovevasi piuttosto ad ogni costo continuarlo ? Ora se per tutti i viaggiatori non s’ era trovato luogo di dentro, che cosa i impediva che non potesse cercarsi di fuori? Detto fatto : il sig. Costante si fa recare una sedia, e visto che ciò che non è risparmiato o messo a profitto è perduto, e eh’ ogni spazio è egualmente buono a occuparsi, postochè di dietro