amo 1877. 25 1 savi nominati talvolta nelle nostre storie avanti quell’anno, erano tutt’ altro che i savi grandi de’secoli posteriori. Perchè il nome di saVi, per antico uso davasi, per la riputala prudenza degli eletti, anche a quelli, eh’ erano destinati a mantenere 1’ ordine nelle pubbliche concioni, c poscia passò anche a quei cittadini, che nei casi gravi si chiamavano a consulta, e in progresso fu allattato ai componenti, nelle particolari occorrenze, straordinarii consigli o collegi. Sotto questi differenti riguardi si trova il nome de’ savi persino nell’ anno 900; se ne conoscono decreti del 1142 e del 1164; se ne vedono istituiti consigli o collegi in occasione delle guerre di Ferrara, dell’ Istria, dell’ Ungheria. Dei quali collegi, che oggidi si direbbero commissioni, se ne trovano varii nel tempo stesso, ciascuno per un determinato affare, compito il quale scioglievansi. E in seguito, incominciando dall’anno 1518, si vede, che questi temporanei consigli o commissioni, si univano nelle loro particolari materie, al consiglio slabile e permanente del Pregadi ; che il numero dei cittadini, di cui venivano essi composti, era vario e indeterminato, perciocché talvolta non fu che di venti, talvolta di quaranta e talvolta persino di cento ; e d’ altronde se ne elessero talvolta di tre membri e di cinque, siccome avvenne nell’ anno 1370, in cui ne fu eletto uno appunto di cinque per attendere alle cose di Catalogna e di Aragona, ed uno di tre per quelle di Candia (1). Dunque è falso, clic il consiglio de’ Savi grandi conosca la sua origine ai tempi della guerra contro gli anconitani ; si perchè savi ce ne mostra la storia quasi quattro secoli avanti questa guerra contro gli anconitani, e sì perchè Savi grandi sono quelli soltanto, di cui esiste il decreto clic gli ha istituiti, nel 1420, come poco dianzi io diceva, e come alla sua volta racconterò. Bensì nell’ occasione di questa guerra fu istituita una di siffatte commissioni, acciocché ne prendesse cura particolare. Di questa probabilmente ebbe notizia il Darò, ed, ignaro com’ egli é della^storia veneziana, [la credette il (i) \«