anno 1318. 369 registri di essa, nè vi si irova il più lieve indizio, che ne possa avvalorare 1’ opinione. Anzi ci fanno quesli palesemente conoscere, avvenuta la fondazione della medesima nell’anno 1308, siccome ho detto, e nella chiesa del priorato di santa Maria della misericordia. Checché per altro se n’ abbia a dire, certo è, che la fama di questa pia unione si diffuse ben presto, e che il celebre Egidio patriarca di Grado, e Nicolò patriarca di Costantinopoli, ed altri vescovi allrcsi, desiderosi di cooperarne all’ ingrandimento, concessero spirituali indulgenze a chiunque vi si tosse aggregato, o ne avesse promosso l’utilità. Perciò, nel 1310, il priore Giovanni Donalo assegnò ai confratelli di questa scuola uno spazio di terreno, di cui una porzione diede agio a fabbricarvi un ospizio, e un’ altra servì a formarvi un cimitero per seppellirvi i defunti confratelli. Il quale ospizio dovette in seguito essere amplialo, ed a tal uopo, nel 1327, ebbe in dono dal priore sunnominato una casa di ragione del priorato; al che acconsentirono i frati agostiniani, che allora vi dimoravano. Nè andò guari, che non diventasse angusto quell’ospizio altresì, cosicché col progresso degli anni vieppiù sempre crebbe esso di ampiezza e di rendite, ed ottenne dal Consiglio dei dieci molle concessioni e privilegi, sino ad essere finalmente innalzata al grado di scuola grande. Il magnifico ospizio, ch'ebbe sino agli ultimi suoi anni, era di architettura del Sansovino ; là precisamente ov é oggidì la Curie della misericordia. Né delle cose ecclesiastiche di Venezia occorre che per ora io mi occupi dì vantaggio. CAPO XIII. Insensibile passaggio dalla democrazia all’ aristocrazia. La condizione politica di Venezia era giunta infrattanlo a toccare quello stadio, in cui la democrazia perfetta e popolare aveva degenerato nella piena ed assoluta aristocrazia. Non fu già, che un repentino passaggio da quella a questa segnasse in un determinata vol. ih. 47