32 LIBRO IX, CAPO T. del sinodo diocesano, recavasi a Grado. Nel documento, che ci porge queste notizie, è anche ricordalo il pievano di allora, il quale aveva nome Domenico Monetario. Porta il Filiasi 1’ opinione di chi reputa fabbricata questa chiesa nel secolo VII, ma non 1’ ammette per cosa certa. Una tradizione, che non so qual fondamcnlo abbia, la direbbe fondata nell’ anno 980 « dall’ imperatore Ottone 111, » liberato da una burrasca, quando collegato colla repubblica, tor-» nava da Bari (1). » Ma il documento d’altronde, che io testé nominava, ce la fa conoscere nel 999 insignita già da gran tempo di tutte le prerogative da me enumerale, le quali non potevano certo esserle derivate nel brevissimo spazio di diciannove anni dacché era stala piantata. Ed aggiungo una mia osservazione, che varrà a dimostrare fallace la tradizione ricordala dal Carrer ed a persuadercene piuttosto intorno al VII secolo la fondazione. II documento del 999, che tra le allre attribuzioni del pievano di san Donalo di Murano indicò allrcsì 1’ obbligo di accompagnare il vescovo di Torcello ai concilii provinciali di Grado, ci fa conoscere palesemente che prima di quell’ anno vi si erano recati i pievani ad eseguire quell' obbligo. L’ ultimo sinodo provinciale, di cui si abbia memoria, tenuto dal patriarca di Grado avanti 1' anno suddetto, fu nel 900 : dunque la chiesa di san Donalo, il cui pievano dovrebbe aver accompagnalo al concilio il suo vescovo torcellano, esisteva di già : c per conseguenza esisteva essa più di veni’ anni avanti 1’ età immaginala da quella capricciosa tradizione, che la vorrebbe rizzata nel 980. Ed esisteva realmente, perché tra le sottoscrizioni degli ecclesiastici, che v’ intervennero, si trova il nome di un Pietro, pievano di san Donato di Murano. E mollo antica anche 1’ altra parrocchia ; sebbene, per quanto pare, non di una data così rimola siccome quella. Tutlavolla si Iro-vano memorie, sino dall’ anno 1102, de’suoi litigi; da cui il Filiasi (i) L. Carrer, nell’opera municipale Venezia eie sue lapune, pari. II del voi 11, paf. 5o5.