LIBRO XII. DALLA CONGIURA DI BAJAMONTE TIEPOLO, SINO AL TOTALE STABILIMENTO dell’ ARISTOCRAZIA. C A PO 1. Origine del Consiglio dei dieci. Le circostanze della memoranda congiura erano siate cosi complicate e solenni da dover lasciare luogo a serie considerazioni circa la futura tranquillità dello Stato : imperciocché, se nel centro della città, in Venezia, sotto gli occhi delle primarie magistrature, s’ era potuto ordire una congiura, in cui trovavansi avvolte tante persone ragguardevoli ; da cui era stata guadagnata sì grande parte della popolazione ; a cui s’ era potuto persino procacciare assistenza da una città vicina ; e tuttodì» senza che 1’ occhiuto governo avesse potuto averne il più lieve sospetto ; non era fuor di ragione il conghielturare, che qualche scintilla ne fosse rimasta tuttavia inosservata, da cui poscia in altra occasione si fosse riacceso il fuoco tremendo della civile discordia, e fossero derivati alla patria i gravissimi danni per questa volta felicemente rimossi. Si pensò quindi seriamente al modo di provvedervi e di prevenirli : né, secondo il sistema della civile economia sino allora adottata, oravi magistratura o consiglio, a cui spettasse 1’ incumbenza d’ invigilare sopra i delitti di Stato. Infatti, il consiglio maggiore, vero e supremo depositario della sovranità veneziana, non provvedeva se non alla creazione delle rispettive magistrature e consessi, alle ambascierie, ai trattati colle straniere potenze, alle imposizioni e diminuzioni dei tributi e delle